Rudaux Lucien

"ALTRI MONDI "

recensione di Max Bruschi

 

 

ALTRI MONDI di Rudaux Lucien

Edizione italiana edita ed aggiornata corredata da bellissime illustrazioni nel testo con 20 tavole illustrate, a cura dell'Istituto Geografico De Agostini di Novara, 1955.

Quest'opera non è un trattato di astronomia. L'Autore si è semplicemente proposto, scrivendo queste pagine, di volgarizzare alcune conoscenze sulla costituzione e il funzionamento del sistema solare di cui fa parte la nostra Terra.

Spettacolo sulla Luna di un eclisse di Sole provocata dal passaggio
della Terra

Essa presenta, in un riassunto sintetico, la storia di questo piccolo arcipelago celeste, perduto nell'Universo, ma dal quale possiamo contemplare è comprendere, mercé la perfezione dei più moderni strumenti d'ottica e l'indefessa attività dei nostri astronomi, le meraviglie che ci circondano.

Uno spettatore su Mercurio vedrebbe il SOle come un enorme disco in
confronto alle dimensioni che questo presenta visto dalla Terra

 

Nel primo capitolo si esaminano le teorie e i « sistemi » immaginati per spiegare il mondo. Nozioni elementari degli antichi, superstizioni del Medioevo, scoperte del Rinascimento, constatazioni ragionate e deduzioni logiche del XVII e XVIII secolo; ogni epoca aggiunge, proveniente da ogni parte del mondo scientifico, la sua pietra all'edificio comune, il quale, grazie allo sviluppo della tecnica strumentale, ai metodi scientifici, all'impiego generalizzato delle matematiche, culmina splendidamente negli ultimi progressi moderni.

L'anello, nel cielo di mezzanotte, prima o dopo il solstizio
d'estate, visto da elevata latitudine su Saturno

Il secondo capitolo tratta dei diversi metodi di ricerca e di investigazione di cui disponevano gli uomini per osservare il cielo; dalla semplice lente d'ingrandimento fino al potente telescopio di Monte Palomar con uno specchio di m. 5 di diametro... in attesa di ben altro.

Nel cielo d'Urano, il So9le, paragonato alle dimensioni con cui si
vede dalla Terra, apparirebbe come un grosso punto luminoso

 

Segue l'argomento principale del libro con lo studio particolare di ciascuno degli astri che costituiscono il sistema solare, cominciando dal più vicino a noi, la Luna, nostro Satellite.

Poi, partendo dal Sole, centro di attrazione di tutto il sistema, l'Autore tratta successivamente dei Pianeti, queste altre «terre del cielo», del minuscolo Mercurio, quasi sottratto dalla luminosità del troppo vicino focolare centrale; Venere, tanto simile alla Terra e pur tanto misteriosa sotto le sue nubi; Marte verso cui si è specialmente rivolta la curiosità del pubblico; i Piccoli Pianeti, migliaia di corpuscoli celesti, la cui massa totale raggiunge appena un millesimo di quella della nostra Terra; l'enorme ed instabile Giove; Saturno meraviglioso e complicato; Urano e Nettuno perduti ai limiti estremi del nostro sistema; Plutone, scoperto di recente, ancor pia lontano.

Un capitolo speciale è dedicato al Sole, colossale sorgente di luce e calore, e a una breve trattazione delle Stelle, questi altri soli che brillano a distanze inimmaginabili.

Ecco come si può immaginare l'effetto delle luci e delle ombre di
un paesaggio su quei pianeti illuminati da due Soli dai raggi di diverso colore

 

Questo viaggio meraviglioso si chiude con alcune considerazioni generali sulle possibilità di vita alla superficie degli altri mondi e sui progetti di una navigazione interplanetaria, già battezzata col nome di «Astronautica».

Data una scienza tanto piena di congetture, in cui molti problemi rimangono ancora insoluti, grande era la tentazione di cedere al meraviglioso, lasciandosi trascinare nel dominio molto attraente della fantasia.

Spesso ciò è accaduto e senza dubbio si è esagerato. L'Autore ha creduto utile, fermandosi saggiamente al limite delle acquisite conoscenze, di rimettere le cose al giusto punto. Egli potrà affermare di avere raggiunto il suo scopo se il lettore, chiudendo il libro, potrà trarne la seguente conclusione:

«Questo è certo, quello è probabile; per il resto, dato lo stato attuale delle nostre conoscenze e i mezzi di cui disponiamo, permane il mistero. L'avvenire, forse, deciderà».

 

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